Post

Visualizzazione dei post da 2010

XXXX CHE SUCCEDE A VERGATO ?

Da qualche tempo Vergato è al centro di una tempesta mediatica in relazione alla sua politica riguardo alla gestione del territorio e alla speculazione edile.     E' di qualche giorno fa la pubblicazione di un articolo del movimento "cinque stelle" a proposito di Sanguineda dal quale si evince che a Vergato il fenomeno speculativo va avanti da almeno 25 anni: " UN SISTEMA DI CONNIVENZA "Nel caso di Vergato, ad esempio, ormai da 25 anni la connivenza fra amministrazione comunale e ufficio tecnico consente di calpestare le ricchezze del territorio e l'interesse economico della comunità. A Sanguineda, da centinaia di anni, c'era una sola casa, più qualche stalla o deposito per attrezzi. Null'altro, fino al 1985. Poi è cominciato un processo speculativo gravissimo, protagonista il capo dell'ufficio Tecnico, Geometra Ivano Nanni. Che concede ad amici e parenti di costruire, con il comune che chiude tutti e due gli occhi. Le baracche vengono trasfo

Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna. Vergato e abusi edilizi

In località Sanguineda, Comune di Vergato, da venticinque anni si consumano abusi edilizi. Il territorio è incluso nella Rete Europea Natura 2000, ed è indicato come zona di pregio nel Piano Territoriale Paesaggistico regionale. Nonostante questo, dal 1985, in quella porzione di territorio sono sorti 31 edifici completamente abusivi , con un danno ambientale ed economico enorme per Vergato (stimato in circa 10 milioni di euro!) . Il Capogruppo Regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Defranceschi, ha intrapreso alcune azioni legali per fermare il fenomeno: "Chi non vive alcune realtà dell'Appennino può avere una visione irreale, quasi romantica dei paesini di montagna. Purtroppo a volte non è così." UN SISTEMA DI CONNIVENZA "Nel caso di Vergato, ad esempio, ormai da 25 anni la connivenza fra amministrazione comunale e ufficio tecnico consente di calpestare le ricchezze del territorio e l'interesse economico della comunità. A Sanguineda, da centinai

Legambiente Circolo Setta Samoggia Reno. Abusi edilizi a Vergato? Dov'è finito il modello bolognese del buon governo?

Anche Legambiente rimane incredula per la questione emersa nei giorni scorsi sui giornali riguardante gli eventuali abusi edilizi avvenuti sull'appennino bolognese, nel territorio del Comune di Vergato. Se la cosa fosse vera sarebbe molto grave. Per questo motivo chiediamo un chiarimento pubblico da parte del Sindaco di Vergato, degli assessori competenti, della Provincia di Bologna e della Regione Emilia Romagna. Gli articoli di giornale parlavano di baracche trasformate abusivamente in ville con piscina senza lo straccio di un documento, senza quindi autorizzazione e con il benestare tacito delle amministrazioni. Perché è successo tutto questo? Dove è finito il modello BOLOGNESE del buon governo degli anni '50-'80? Abusi edilizi addirittura in territorio a tutela idrogeologica, ambientale e dichiarati oasi naturalistiche. Legambiente effettuerà nei prossimi giorni  un sopralluogo a Sanguineda, con una delegazione di iscritti, con lo scopo di verificare lo stato

XX? Appello della Rete della Resistenza sui Crinali in occasione della definizione delle linee guida regionali per gli impianti a energia rinnovabile

Immagine
Gentili Signore ed egregi Signori, come portavoce per l'Emilia Romagna della neo costituita Rete della Resistenza sui Crinali, che coordina le ormai migliaia di cittadini dei comitati contro gli impianti eolico-industriali che stanno proliferando senza regole e con inadeguati controlli da parte della Pubblica Amministrazione nell'alto Appennino, mi permetto di rivolgervi un urgente appello. Proprio in questi giorni l'Amministrazione dell'Emilia Romagna è impegnata a definire le linee guida regionali in materia di impianti ad energia rinnovabili, come previsto dalla delega contenuta nelle linee guida nazionali, finalmente pubblicate, dopo tanti anni di attesa, nell'autunno scorso. Purtroppo dobbiamo constatare, almeno ad una prima impressione, che la volontà della Giunta regionale non appare improntata all'auspicato rigore nè, tanto meno, è tale da tranquillizzarci per ciò che riguarda la limitazione al minimo strettamente indispensabile di impianti così

XXXX COME VEDONO BOLOGNA DAL MONDO

Immagine
     Anni fa conobbi una archeologa brasiliana, che quasi ogni anno viene in Italia, peraltro terra d'origine dei suoi nonni, poichè ha un incarico in Molise ove studia il popolo Sannita. E' anche "innamorata" di Bologna in cui ebbe modo in passato di venire come spiegherà lei stessa nelle righe da me riportate in calce.      Essendo divenuti amici l'ho inserita di recente nell'indirizzario da me creato per comunicare le novità pubblicate in questo sito e lei ha voluto, assieme ad un amico, inviarci la loro testimonianza e la loro solidarietà...                                                                                                       (Maurizio Vicinelli) (Prof. Marléne Suanno nel febbraio 2006, durante una sua visita a S. Stefano-Bo)  São Paulo-12-11-2010 Ciao, Maurizio, sono assolutamente scandalizzata dalle notizie che mi giungono riguardo l’attuale situazione del centro storico di Bologna! Se pensi che nel 1976 sono usc

Rastignano: stanno cancellando le nostre radici

Immagine
Una problematica decisamente attualissima è l'odierno reale potere d'intervento delle Soprintendenze nei confronti della "febbre edilizia" che già da molti anni minaccia di seppellire l'Italia con i suoi monumenti e la sua storia sotto una coltre di cemento e mattoni, come peraltro denunciato dalla stampa più qualificata e consapevole. Il diminuito potere d'intervento delle Soprintendenze viene attuato di fatto attraverso il sistematico taglio del personale e delle risorse finanziarie, nonostante il quadro normativo di riferimento ( Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio , 2004) non presenti modifiche sostanziali rispetto alla situazione precedente.  In particolare, la carenza di funzionari tecnico-scientifici e la scarsità di fondi per effettuare missioni sul territorio (molte Soprintendenze non dispongono di auto propria) fa sì che risulti sempre più difficile venire a conoscenza in tempo utile dei crescenti numerosi "attentati" al nostro patri

ITALIA NOSTRA-PROGETTO NAZIONALE 2010-2011

Settore Educazione al Patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale Progetto nazionale 2010-2011 Alla luce delle esperienze fin qui condotte dall'Associazione e per dare un carattere unitario alle numerose iniziative che da anni si realizzano nelle sezioni e a livello nazionale, il Progetto Nazionale individua le tematiche, gli obiettivi e le metodologie comuni e condivise per sollecitare iniziative nel territorio, coerenti anche con il tema della Campagna Nazionale 2010 Il paesaggio raccontato dai ragazzi Narrazioni ed immagini nell'era digitale Premessa Lo sviluppo e la diffusione negli ultimi decenni delle moderne tecnologie, l'uso sempre più frequente di internet e dei social network, influenza le modalità di comunicazione e di apprendimento con un'accelerazione mai conosciuta, può costituire un importante strumento conoscitivo e formativo nonché un’occasione per stimolare il senso critico attraverso la creatività e l’espressività. È ormai ampiam

XXX NOVITA': IL GRAFENE

La notizia riportata in calce dimostra come i progressi della ricerca che attualmente hanno un impatto immediato sulle nuove fonti energetiche sono sempre più numerose e sempre maggiormente essenziali nella creazione di prospettive innovative e meno costose: (Notizia tratta da "noreply-programmazione.it") "Sono stati resi noti, ormai da qualche giorno, i vincitori del Nobel 2010 per la fisica : Andre Geim e Konstantin Novoselov . Abbiamo già avuto modo di parlare dei due scienziati in relazione agli studi sul grafene, per i quali sono stati onorati del Nobel per la fisica. Come si può leggere nella motivazione del premio, Geim e Novoselov hanno dimostrato che il carbonio in una forma piatta ha proprietà eccezionali, che provengono dal mondo straordinario della fisica quantistica. Nello specifico, i ricercatori hanno estratto del grafene dalla grafite ottenendo del carbonio dello spessore di appena un atomo e dimostrando che non è impossibile per materiali crist

Il traffico che uccide i centri storici (da Italia Nostra nazionale)

La telenovela che da alcuni anni si trascina a Bologna sul Civis, l’invasivo filobus (oltre 18 metri), destinato ad attraversare il centro storico e la viabilità di impianto medioevale, può assurgere a simbolo di alcuni dei problemi che contribuiscono al degrado delle nostre città. A partire da una mobilità che pare insofferente rispetto ad ogni regolazione, in gran parte privata ed altamente inquinante e quindi nociva per gli abitanti oltre che per i monumenti. Questo strangolamento rappresenta uno degli ostacoli principali alle attività non solo di fruizione, ma anche di conservazione dei monumenti ridotti spesso, come le due torri felsinee o lo stesso Colosseo, al triste ruolo di spartitraffico. Eppure, come ormai troppo spesso accade anche su altri versanti, gli organi deputati alla tutela del patrimonio culturale si rifugiano in operazioni di “mitigazione” superficiali e quasi sempre inadeguate a rimuovere le cause di danni sempre più profondi ed evidenti: dei giorni

Negata la fruibilità delle due torri

Il 12 luglio partono i lavori del Civis nel cuore della città storica, via San Vitale e Strada Maggiore che convergono sulle due torri. Italia Nostra, che in merito ha già presentato un esposto alla Procura della Repubblica, denuncia il silenzio delle forze politiche e dell’amministrazione dei Beni Culturali, nonostante gli appelli delle associazioni e dei cittadini per fermare un progetto che compromette per sempre la conservazione e l’uso di un centro storico che era stato esempio per l’Europa. È  un a lesione grave alla integrità fisica stessa di un ambiente monumentale, vietata dal Codice dei Beni Culturali e perfino penalmente sanzionata. Bologna è una delle pochissime città storiche italiane a non avere pedonalizzato il proprio centro monumentale. Bologna, 6 luglio 2010 Il Presidente Nazionale di Italia Nostra Alessandra Mottola Molfino Il Presidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna di Italia Nostra Marina Foschi

Esposto contro il passaggio del Civis nella città storica

In data odierna, per conto della Sezione di Bologna di “Italia Nostra”, l’avv. Giulio Volpe, specializzato in diritto dell’arte e dei beni culturali, ha depositato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna un esposto relativo al passaggio del Civis nelle strade storiche della città. Con tale esposto si chiede alla Magistratura se, come pensa l’Associazione, siano individuabili ipotesi di reato, penalmente perseguibili, nei confronti in primo luogo del patrimonio artistico e culturale della città di Bologna . È noto infatti che il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (2004) sottopone esplicitamente a tutela “le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico”. A parere di “Italia Nostra”, l’autorizzazione concessa al passaggio del Civis in Strada Maggiore e via San Vitale, le strade più fragili e a più alta concentrazione monumentale della città, costituisce appunto una grave omissione rispetto ai compiti di tutela

XXX SCUOLA ELEMENTARE. PERCHE' ?

____Qualcuno certamente si domanderà perchè Italia Nostra di Bologna inizi proprio da qui il lavoro su EDUCAZIONE-FORMAZIONE. ____La risposta è semplice: perchè qui abbiamo avuto il primo contatto con questa realtà, perchè bisogna pur iniziare in qualche modo e, riflettendo, forse è anche il modo migliore. ____Una casa si costruisce partendo dalle fondamenta, non dal tetto, quindi è proprio da qui che occorre partire per imparare, insieme ai ragazzi, a costruire una "Nuova Cultura"che non sia in eterno conflitto con l'ambiente in cui tutti viviamo, ma che al contrario rispettandolo e interagendo ci permetta di consegnare ai nostri figli e ai figli dei nostri figli un mondo migliore, sostenibile, pulito e (sic) più giusto. ____Utopia? Sarà meglio di no se non vogliamo rischiare l'estinzione.  D'altronde se si vuole migliorare la realtà in cui viviamo bisogna imparare a partire da essa (avere i piedi per terra) ma anche a salire più in alto creando  idee (uto

L A P I A N T I A M O ?

Immagine

Italia Nostra e il referendum per riconoscere l'acqua come bene comune (Italia Nostra nazionale)

L’acqua è per Italia Nostra un bene comune da sempre oggetto di interesse e di tutela. Per questo motivo Italia Nostra ha espresso nel novembre 2009 viva preoccupazione per l’approvazione del D.L. n°135 del 25 settembre 2009 (decreto Ronchi). Come già avviene per altri beni comuni come l’aria, il paesaggio, i beni culturali ecc. non esistono fondati motivi per ritenere che la gestione dell’acqua sia obbligatoriamente privata. L’accesso all’acqua deve essere considerato un diritto fondamentale perché elemento indispensabile alla vita. Per questa motivazione la nostra Associazione assicura la propria adesione e il proprio sostegno alle azioni condotte dal Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua. Presidenza nazionale di Italia Nostra Ascoli Piceno, 22 maggio 2010

XXX Sprawltown e città sostenibile: indicazioni per la governance

Pubblichiamo questo progetto di ricerca del Professor GIOVANNI PIERETTI della facoltà di Scienze Politiche dell'università di Bologna (dipartim.Sociologia) perchè in esso viene fatta un'analisi sulle motivazioni che hanno portato all'attuale situazione di "città diffusa" (Sprawltown), alle sue implicazioni coi poteri locali ed al suo impatto DEVASTANTE sull'ecosistema.  Vuole essere l'inizio di una discussione seria sull'argomento e possibilmente dell'indicazione di alternative possibili per costruire un futuro migliore e perciò "sostenibile" ************************** Sprawltown e città sostenibile: indicazioni per la governance • Abstract La trasformazione culturale degli ultimi decenni (Baudrillard, 1990) implica un nuovo concetto di spazio che si avvicina sempre più a una dimensione frammentata e immateriale, fatta di segni e immagini effimere. Ecco perché emerge una domanda di città frastagliata e sempre meno legata a luoghi