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Visualizzazione dei post da ottobre, 2010

ITALIA NOSTRA-PROGETTO NAZIONALE 2010-2011

Settore Educazione al Patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale Progetto nazionale 2010-2011 Alla luce delle esperienze fin qui condotte dall'Associazione e per dare un carattere unitario alle numerose iniziative che da anni si realizzano nelle sezioni e a livello nazionale, il Progetto Nazionale individua le tematiche, gli obiettivi e le metodologie comuni e condivise per sollecitare iniziative nel territorio, coerenti anche con il tema della Campagna Nazionale 2010 Il paesaggio raccontato dai ragazzi Narrazioni ed immagini nell'era digitale Premessa Lo sviluppo e la diffusione negli ultimi decenni delle moderne tecnologie, l'uso sempre più frequente di internet e dei social network, influenza le modalità di comunicazione e di apprendimento con un'accelerazione mai conosciuta, può costituire un importante strumento conoscitivo e formativo nonché un’occasione per stimolare il senso critico attraverso la creatività e l’espressività. È ormai ampiam

XXX NOVITA': IL GRAFENE

La notizia riportata in calce dimostra come i progressi della ricerca che attualmente hanno un impatto immediato sulle nuove fonti energetiche sono sempre più numerose e sempre maggiormente essenziali nella creazione di prospettive innovative e meno costose: (Notizia tratta da "noreply-programmazione.it") "Sono stati resi noti, ormai da qualche giorno, i vincitori del Nobel 2010 per la fisica : Andre Geim e Konstantin Novoselov . Abbiamo già avuto modo di parlare dei due scienziati in relazione agli studi sul grafene, per i quali sono stati onorati del Nobel per la fisica. Come si può leggere nella motivazione del premio, Geim e Novoselov hanno dimostrato che il carbonio in una forma piatta ha proprietà eccezionali, che provengono dal mondo straordinario della fisica quantistica. Nello specifico, i ricercatori hanno estratto del grafene dalla grafite ottenendo del carbonio dello spessore di appena un atomo e dimostrando che non è impossibile per materiali crist

Il traffico che uccide i centri storici (da Italia Nostra nazionale)

La telenovela che da alcuni anni si trascina a Bologna sul Civis, l’invasivo filobus (oltre 18 metri), destinato ad attraversare il centro storico e la viabilità di impianto medioevale, può assurgere a simbolo di alcuni dei problemi che contribuiscono al degrado delle nostre città. A partire da una mobilità che pare insofferente rispetto ad ogni regolazione, in gran parte privata ed altamente inquinante e quindi nociva per gli abitanti oltre che per i monumenti. Questo strangolamento rappresenta uno degli ostacoli principali alle attività non solo di fruizione, ma anche di conservazione dei monumenti ridotti spesso, come le due torri felsinee o lo stesso Colosseo, al triste ruolo di spartitraffico. Eppure, come ormai troppo spesso accade anche su altri versanti, gli organi deputati alla tutela del patrimonio culturale si rifugiano in operazioni di “mitigazione” superficiali e quasi sempre inadeguate a rimuovere le cause di danni sempre più profondi ed evidenti: dei giorni