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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Cervellati accusa le norme permissive. Il colpo finale dal Rue di Cofferati (La Repubblica Bologna)

«Sono gli effetti di un regolamento urbano edilizio (Rue n. d. r.) che di fatto permette tutto» chiosa lapidario Pierluigi Cervellati, più volte inascoltato difensore del decoro estetico del centro e promotore negli anni ‘90 di una campagna contro il proliferare degli abbaini sui tetti della città antica. Significa che ci sono norme più permissive? «Col nuovo Rue, approvato nel 2008 da Cofferati e dall’ex assessore all´Urbanistica nonché attuale sindaco Virginio Merola, giostrando bene, si può fare quasi tutto. Dico di più: l’architetto che collaborò con Merola oggi è l’assessore competente, vale a dire Silvia Gabellini». Cos’è che adesso è consentito e prima non lo era? «Prenda il palazzo di piazza Otto agosto risalente alla fine del Settecento abbattuto recentemente: è una vicenda sconcertante. Si trattava di un edificio storico abitato che è stato spazzato via per costruire al suo posto un albergo e un garage sotterraneo senza peraltro curarsi più di tanto dei reperti arche