Raccolta di adesioni contro un supermercato nell'edifico dell'ex Monte di Pietà a fianco della Cattedrale
* Firma qui la petizione promossa da Italia Nostra, Comitato per Bologna storica e artistica e Associazione via Petroni e dintorni *
Lettera aperta al Sindaco di Bologna Virginio Merola e al Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna Cristina Ambrosini.
Un supermercato accanto alla Cattedrale
Anche in Via Indipendenza 11, proprio accanto alla
cattedrale di San Pietro, entro un anno nascerà un nuovo supermercato di oltre
650 mq. con immancabile spazio di ristorazione di altri 300 mq. e probabile
estensione anche sulla terrazza in copertura.
La città del cibo dilaga ormai senza ostacoli nella nostra
città storica occupando anche gli edifici, come questo che ha una storia antica
tutta intrecciata con la nostra Cattedrale. Il nobile edificio di origine
quattrocentesca che ospitava prima i canonici della cattedrale e poi il dal
1532 il Monte di Pietà, ristrutturato nel 1758 dall'architetto romano Marco
Antonio Bianchini in collaborazione con Alfonso Torreggiani e inutilizzato
invero da tempo, meritava ben altro destino.
La notizia non può passare sotto silenzio e non può non far
riflettere sul futuro del nostro centro storico già stravolto dall’uso
incongruo delle sue piazze, dai container che ingombrano spazi la cui dignità
pretenderebbe ben altro rispetto, dalla lenta ma inesorabile trasformazione di
intere zone in una lunga successione di ristoranti e vendite di alimentari e in
tanti luna park notturni stracolmi di attività dedicate alla somministrazione
esclusiva di cibi e bevande.
Viene ancora una volta naturale domandarsi qual’ è l’idea di
città che sta sullo sfondo di questa continua ed inarrestabile trasformazione
che avviene sotto gli occhi di tutti e con l’approvazione ed, in molti casi
come quello a ridosso del Teatro Comunale, anche con il diretto coinvolgimento dell’Amministrazione.
Non mancano oggi gli strumenti legislativi per opporsi alle
liberalizzazioni che hanno sottratto da tempo all’Amministrazione la
possibilità di pianificare le funzioni commerciali nel proprio territorio lasciando
campo libero alla competizione del libero mercato. Nel novembre 2016 Il Governo
ha approvato un decreto (ribattezzato “Norma Unesco”) con cui si danno più
poteri ai sindaci per regolamentare il commercio nelle zone di maggiore pregio
artistico e architettonico, a partire dai Centri Storici. Col decreto si dà la
possibilità di vietare, o regolamentare pesantemente, l’apertura di nuove
attività di somministrazione, negozi di cibo da asporto, e anche supermercati.
All’uscita del decreto l’allora assessore competente Lepore, soddisfatto del
provvedimento, aveva immediatamente dichiarato che si sarebbe avvalso del nuovo
strumento a partire dalla zona universitaria e dal quadrilatero. Ciò nonostante
niente si è fatto fino ad ora. E’ arrivato veramente il momento invece di
partire con un’azione decisa e lungimirante che porti a riequilibrare in tutta la
città storica le attività a difesa del suo patrimonio storico e dei suoi
caratteri funzionali consolidati.
Invitiamo quindi questa Amministrazione e in special modo il
nuovo Soprintendente, per le funzioni che a lui specificamente competono a
termini di legge, ad operare immediatamente a partire dal rifiuto di questo
nuovo progetto che non può che trovare il netto dissenso di quanti hanno a
cuore e si prendono ancora cura di questa nostra città.
Pietro Maria Alemagna, Jadranka Bentini, Pierluigi
Cervellati, Carlo De Angelis, Anna Maria Matteucci Armandi, Eugenio Riccòmini.
Bologna 13 giugno 2018