Castenaso: svendita del patrimonio artistico comunale

Questo articolo ci è stato inviato da un giovane di Castenaso, preoccupato per la facilità con cui le amministrazioni pubbliche da alcuni anni si disfano del patrimonio artistico-monumentale anziché affrontare con coraggio i problemi di conservazione ed utilizzo sociale degli stessi. Purtroppo il fenomeno non è isolato e si accompagna con una cementificazione sempre più spinta giustificata con la necessità di reperire fondi, ormai sempre più scarsi a causa di una tendenza a livello nazionale che toglie sempre più risorse agli Enti Locali.

Villa Gozzadini è sicuramente uno degli edifici più interessanti da scoprire tra quelli presenti in provincia di Bologna. Si trova sopra un cimitero etrusco, in un luogo-chiave per la storia del nostro paese, ovvero in quella frazione chiamata Villanova di Castenaso, che grazie agli antichi reperti archelogici scoperti in loco è il sito in cui nacque e si sviluppò la civiltà villanoviana.
Villa Gozzadini fu fatta costruire nel XVI secolo dall'omonima famiglia senatoria bolognese, di cui fece parte anche il Conte Giovanni, appassionato archeologo cui si deve la scoperta della civiltà villanoviana.
La villa, che ha subito nel corso dei secoli numerosi rimaneggiamenti e giace ora in stato di abbandono, è un sobrio edificio padronale cinquecentesco con un corpo centrale a tre piani e due ali laterali; un bel balcone in ferro battuto sovrasta il portone centrale; notevoli affreschi e ariose pitture settecentesche impreziosiscono l'interno.
La Villa è stata per lungo tempo di proprietà comunale. Il Comune di Castenaso ha speso diverse centinaia di milioni di lire (circa 300) per sistemare il tetto ma ha poi deciso di disfarsene. In un primo tempo l’ha affidata all'ASL poi l’ha venduta, o per meglio dire, svenduta a società cooperative (tra cui la Coop Costruzioni, sempre in affare con le amministrazioni pubbliche).
Attualmente la Villa è di proprietà della società "I Folletti"(società che opera nel settore immobiliare) e il Comune di Castenaso ha deciso di autorizzare la sua trasformazione in beauty farm e centro benessere (pur conservando la parte esterna).
Non era per caso meglio risistemare Villa Gozzadini facendola diventare un edificio utile per la collettività (centro sociale/giovanile, centro studi o archivio, biblioteca, sala polivalente ecc...?) Occorre precisare che a tutt’oggi gli spazi collettivi esistenti sono quasi tutti affidati a gestioni esterne e non fruibili liberamente da tutti i cittadini (alcuni richiedono un tesseramento e gli atri sono disponibili solo per attività culturali organizzate dai gestori degli spazi)
La vicenda è davvero molto triste e per certi versi simile alla trasformazione in hotel di lusso dell'ex Maternità (Ex Convento di San Procolo, in via D'Azeglio, Bologna).
Ancora una volta vediamo come spesso le pubbliche amministrazioni si disfino con leggerezza dei beni che formano il patrimonio culturale ed artistico delle varie realtà locali.
Che tristezza!

Riccardo Brusori

QUEL CHE RESTA DI...VILLA GOZZADINI
Villa Gozzadini (Villanova di Castenaso, BO). Foto di Riccardo Brusori, marzo 2010.