Visita al Collegio di Spagna: un bene prezioso ma assai riservato...
Con
la visita al Collegio di Spagna, condotta con ampia partecipazione il
19 maggio, si è conclusa l'attività sociale prima della pausa
estiva. La visita è stata concessa dal Rettore Prof. Josè Guillermo
Valdecasas ed è stata possibile grazie alla collaborazione del
Collegiale dr. Josè Maria Madrid, che ha affiancato il prof. Daniele
Benati.
Sorto
a partire dal 1364 per volere del cardinale Egidio Albornoz
(1310-1367), che ne affidò la costruzione al suo architetto di
fiducia, l'eugubino Matteo Gattaponi, il Collegio era ed è destinato
ai rampolli dell'aristocrazia spagnola che si recavano a studiare
presso l'Università di Bologna.
Esso
è pertanto uno dei più antichi edifici specificamente costruiti per
accogliere la vita comunitaria degli studenti, e sul suo modello si
formeranno analoghe strutture in altre città, a partire dai college
inglesi.
Agendo
in accordo con il cardinale Albornoz, protagonista della vittoriosa
riconquista dei territori di pontifici all'autorità della Chiesa per
mandato di papa Innocenzo VI, Matteo Gattaponi adotta per il Collegio
il modello conventuale, articolando le sue parti attorno a un
chiostro sul quale si affaccia la chiesa di San Clemente, ma lo
sottopone a modifiche legate alle funzioni specifiche, così da
creare spazi idonei per le camere degli studenti, per le sale comuni
e di rappresentanza e per la biblioteca. Pur dovendosi inserire in un
appezzamento di terreno irregolare, tuttora circondato da mura,
l'edificio progettato da Gattaponi si caratterizza per una grande
razionalità e regolarità, basata sull'iterazione di semplici moduli
quadrati che, insieme alla efficace parsimonia degli elemnti
decorativi, conferiscono all'insieme un sapore pre-rinascimentale.
I
tesori maggiori dal punto di vista artistico si conservano nella
chiesa di San Clemente, ancora parzialmente ornata di affreschi del
bolognese Andrea de' Bartoli (circa 1367): sull'altare si conserva
tuttora lo stupendo polittico di Marco Zoppo (circa 1459-60), uno dei
vertici della pittura rinscimentale a Bologna. Ma numerosi sono i
tesori che il Collegio possiede, pur fruibili da un numero ristretto
di privilegiati frequentatori.
Tuttora
sottoposto alla monarchia spagnola e aperto ai soli studenti maschi,
esso ospita attualmente undici collegiali, impegnati a concludere il
proprio Dottorato di ricerca presso le varie Facoltà dell'Ateneo
bolognese.
Bologna,
26 maggio 2011
Daniele
Benati