No alla Bologna "arlecchino" autorizzata dal RUE





Bologna, 7 ottobre 2012
Comunicato stampa

Bene ha fatto la Soprintendente Paola Grifoni a richiamare con la necessaria durezza il Comune alle sue responsabilità in merito all'anarchia cromatica che ormai regna indisturbata persino nel cuore del centro storico di Bologna.
Lo sguaiato color rosso-fragola, come l'ha definito senza mezzi termini Andrea Emiliani, del nuovo palazzo di piazza VIII Agosto appare una vera e propria provocazione da parte di chi ne ha diretto i lavori di demolizione e ricostruzione, dopo che già "Italia Nostra" aveva sollevato motivate preoccupazioni circa l'inadeguatezza del RUE - Regolamento Urbanistico Edilizio, che dal 2009 ha sostituito il precedente PRG/Centro storico.
Se, come afferma l'Assessore all'Urbanistica Patrizia Gabellini, mancano gli strumenti per intervenire in questo e in altri simili casi, è proprio perché, contro ogni moderno principio di salvaguardia della città storica, il RUE prevede diverse forme di tutela per gli edifici d'interesse storico-culturale, da preservare come tali
rispetto a quelli di mero interesse “documentale” (si tratta di più del 75%), per i quali le modalità d’intervento sono affidate ai singoli progettisti.
Ora che, anche in seguito ai cambi della destinazione d'uso autorizzati dal Comune, i nefasti effetti di tale normativa sono ormai sotto gli occhi di tutti, Italia Nostra si schiera a fianco della Soprintendenza per richiederne una radicale revisione, a difesa della città storica come sistema complesso e inscindibile da conservare nella sua integrità.


Daniele Benati
Italia Nostra sezione di Bologna